Gin, un pò di storia

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Una storia bizzarra e tormentata

Due terzi di Acqua Tonica ed un terzo di Gin: il Gin&Tonic. Un drink che non passa mai di moda. Anzi, negli ultimi anni è tornato prepotentemente al bancone del bar scrollandosi di dosso quella fastidiosa etichetta ‘vintage’. Eppure Il Gin, dall’età di quasi cinque secoli, non ha avuto una storia semplice probabilmente anche in virtù del fatto che nella metà del ‘700 rischiò seriamente di distruggere la popolazione londinese.

Dal Jenever…

Per parlare di Gin come oggi lo conosciamo dobbiamo fare però un enorme passo indietro. Correva l’ anno 1658 quando nella città di Leida (siamo in Olanda) un dottore in farmacia, tale Franciscus Sylvius De La Boe suggeriva ai suoi studenti, in qualità di diuretico e antisettico, un aroma al Ginepro: il Jenever. In maniera del tutto semplificativa possiamo considerare il Jenever come un Whiskey non affumicato ma aromatizzato, appunto,  con bacche di ginepro alle quali erano addizionate altre spezie in quantità minori a discrezione del distillatore. 

…al Gin

Grazie agli ottimi rapporti fra le due nazioni il distillato passò velocemente in Inghilterra sia per essere consumato in loco che per essere commerciato. In terra inglese il Jenever ebbe così tanto successo da essere ampiamente utilizzato dai soldati che gli attribuirono il nome di ‘Dutch Courage’, il ‘coraggio Olandese’ che erano soliti bere prima di scendere nel campo di battaglia. Tuttavia gli Inglesi iniziarono pian piano ad acquistare solamente l’alcol base per poi aromatizzarlo secondo i propri gusti. Nacque così quello che oggi conosciamo come Old Tom Gin.

le ragioni del successo

Con l’ ascesa al trono Inglese di Guglielmo III d’ Orange l’ Inghilterra iniziò a supportare a livello commerciale in maniera molto più decisiva l’ Olanda boicottando così i distillati Francesi ampiamente bevuti dalla borghesia tanto che nel 1690 venne emanato il primo distilling act in cui si vietava l’ utilizzo di Cognac, di origine francese, e si consentiva appunto a tutti la possibilità di distillare. Ovviamente il successo del Gin fu immediato.

la piaga

Questo successo avanzò in maniera esponenziale con enormi ripercussioni sulla popolazione. I proprietari di locande erano anche produttori di Gin dalle dubbie qualità e spesso per risparmiare sulle tasse si produceva il Gin direttamente in casa. Questi elementi fecero abbassare il prezzo del distillato rendendolo addirittura più economico della birra. È il periodo del Gin Craze che nel 1736 conta solo a Londra oltre 6000 dram shops, tutti distillano, la città è piena di madri ubriache, disoccupati, il tasso di criminalità aumenta ed il cibo scarseggia.

l’ allarme rientra e nascono le prime distillerie

La società rischia il collasso tanto che fra il 1729 e il 1751 furono emanati ben otto Gin Acts con successive vere e proprie ribellioni da parte della popolazione ed è solo nel XIX secolo che la situazione venne ripristinata definitivamente grazie a delle misure drastiche che fecero arrivare il prezzo del Gin alle stelle tanto che il costo di un bicchiere di distillato equivaleva ad una settimana di affitto.

Con questa parentesi finì il periodo tragico del Gin e nacquero le prime distillerie legali facendo così aumentare notevolmente la qualità del prodotto fino ad arrivare al successo che tutti oggi conosciamo.

Se volete entrare maggiormente nel dettaglio e scoprire i diversi metodi, stili e categorie di produzione del Gin leggete l’articolo GIN,metodi produttivi e categorie.

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