Dry Martini

Drink Better

Un cocktail, un' icona

Dalle origini piene di ipotesi e dicerie, possiamo considerare il Dry Martini ( o, se preferite, Cocktail Martini )  una vera e propria icona del mondo del bar.

Un mito dunque, conosciuto da tutti e spesso legato alla celebrissima frase “Shaken not stirred” e a moltri altri personaggi illustri. Uno fra tanti Ernest Hemingway che all Harry’s Bar di Venezia era solito ordinare il Cocktail sostenendo che le proporzioni di gin e vermouth fossero di 15:1, lo stesso rapporto tra truppe amiche e truppe nemiche sostenuto dal famoso generale Inglese Montgomery dal quale poi il Cocktail prese il nome.

Sir Winston Churchill, a sua volta, era così innamorato di questo cocktail che aveva addirittura coniato una sua ricetta: “Mettere il ghiaccio nel bicchiere, versare il gin, guardare la bottiglia di Martini, mescolare”.

Ebbene si, lo preferivano secco. Ma allora, come si fa il Martini?

60 ml London Dry Gin

10 ml Vermouth Dry

Oliva o Limone

Oggi, proprio come in passato non è facile, e neanche giusto, mettere tutti d’ accordo con un’unica ricetta in quanto Il Martini con il suo gusto asciutto che lascia il palato sempre pulitissimo ha bisogno di una bocca abituata ai sapori forti, perciò quando un cliente vi ordinerà un Dry Martini con ogni probabilità conoscerà il suo gusto e non vi resta altro che dialogare prima di procedere alla preparazione. La ricetta da me riportata è semplicemente quella che reputo un giusto equilibrio fra i due ingredienti che lo compongono in modo da rendere il vostro Dry Martini ‘secco ma non troppo’. Ovviamente non a tutti piace così.

Prendete un mixinglass e raffreddatelo con del ghiaccio. Aggiungete il Gin e il Vermouth Dry e miscelate delicatamente con uno strainer fino a quando non avrete raggiunto la giusta diluizione e la giusta temperatura. Filtrate in una coppetta precedentemente raffreddata e guarnite con un’ oliva.

Possiamo ormai considerare il Martini come una sorta di ‘famiglia di cocktail’, un concetto così radicato che ne esistono numerose varianti. Tra le più famose troviamo:

  • Gibson che prevede l’utilizzo di una cipollina al posto dell’oliva
  • Vesper di James Bond che prevede tre parti di Gin, una di Vodka e mezza di Lillet 
  • Dirty con l’aggiunta di salamoia d’ olive

Se volete vedere una variante simpatica di questo cocktail leggete l’ aricolo My dirty Martini.

E ricordatevi sempre…Oliva o Limone?

Drink Better

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